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Cose da sapere sui teatri con tecnologia 4DX

Se pensavate di averle viste tutte, vi state sbagliando di grosso. Il mondo del cinema è da sempre alla ricerca di nuove tecnologie per migliorare l’offerta e mantenere vivo un business colossale. Dopo le VHS si è passati ai DVD, poi ai Blu-Ray, il 3D e ora il 4DX. Non ne avete mai sentito parlare? Comprensibile, perché in Italia non è ancora sbarcato, e non si sa quando succederà. Al momento non sono ancora molti i paesi che hanno adottato questa tecnologia incredibile: stupisce che anche gli Stati Uniti, da sempre all’avanguardia, siano arrivati in corsa.

Passiamo però al sodo: dove nasce e cos’è il 4DX?

L’idea di questo nuovo tipo di cinema viene dalla profonda Asia, precisamente dalla Corea del Sud. Qui è stata sviluppata questa nuova forma d’arte, che rende ancora più reale l’esperienza cinematografica. Il primo esempio è stato, nel 2009, Viaggio al centro della Terra, selezionato per tenere a battesimo questa rivoluzionaria invenzione. Luci, effetti atmosferici, suoni, spostamento delle poltrone: potremmo riassumere così l’esperienza del 4DX, che è già pronto a surclassare il 3D. Requisito fondamentale però è avere un teatro o una sala ad hoc: i cinema “normali” non sono adeguatamente attrezzati per ospitare questa innovazione. Ed è sostanzialmente il motivo per cui in molti paesi, tra cui appunto l’Italia, questa tecnologia tarda ad arrivare.

Gli amanti del cinema sono da tempo in fermento: andare oltre il concetto di 3D sembra, in questo momento, quasi assurdo. Eppure ormai è una realtà. Anche i profumi sono parte integrante di questa nuova esperienza: lo spettatore diventa praticamente un personaggio del film in piena regola. Le scene d’azione per esempio, sono accompagnate da delle vibrazioni, per renderle ancora più reali e sentirle veramente sulla propria pelle.

Insomma, l’idea ci proietta veramente avanti nel futuro, e la domanda è lecita: cosa mai ci potrà essere dopo il 4DX?